Un’esperienza psicoeducativa per tutte le età avviata nella Dementia Friendly Community di Codogno
La Fondazione Opere Pie Riunite di Codogno ONLUS ha avviato il progetto “Laboratori Intergenerazionali”, un’esperienza psicoeducativa e motoria sperimentale rivolta agli ospiti della RSA, del Centro Diurno Integrato e del Nucleo Alzheimer. Il progetto prevede una serie di laboratori gratuiti che coinvolgono insieme anziani e bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni – nipoti degli ospiti, bambini della città di Codogno o dei paesi limitrofi, figli dei dipendenti – con l’obiettivo di promuovere l’incontro intergenerazionale come opportunità di conoscenza e ridurre così ogni pregiudizio legato alla figura dell’anziano. Grazie ai laboratori, i bambini imparano a rapportarsi in modo positivo con i nonni e le persone anziane in generale, apprezzando il valore di questo rapporto; per gli ospiti della struttura la relazione con i bambini è fonte di stimoli in grado di portare loro benessere psico-fisico.
“L’idea di questi laboratori è nata da un’intuizione durante un incontro dell’équipe socio-sanitaria: sfruttare la naturale curiosità dei bambini e l’esperienza degli anziani per creare l’occasione di avvicinare due mondi che sembrano così distanti ma che in realtà, se opportunamente guidati e coinvolti, possono dare vita a relazioni e interazioni estremamente interessanti e donarsi gioia e benessere reciproci” racconta Stefano Boggi, Responsabile Direzione Organizzativa sociosanitaria Fondazione Opere Pie Riunite e referente del progetto. “Una delle scoperte più straordinarie è stato vedere sin dalle prime attività come si sono adattati gli uni agli altri e come hanno imparato a collaborare: le persone anziane, ad esempio, spiegavano ai bambini le ricette delle tagliatelle e i bambini le realizzavano, sollevando gli anziani dalle attività più pratiche”.
“L’idea di questi laboratori è nata da un’intuizione dell’équipe socio-sanitaria: sfruttare la naturale curiosità dei bambini e l’esperienza degli anziani per avvicinare due mondi che possono donarsi gioia e benessere reciproci.”
Arte del riciclo, psicomotricità, cucina, musicoterapia, creativo fino alla caccia al tesoro, sono state numerose le attività al centro dei laboratori, sempre presieduti dal personale qualificato della struttura: psicologo, educatori, fisioterapisti, medici, infermieri, OSS, musicoterapeuta ma anche i volontari dell’Associazione Amici della Casa di Riposo. Fondamentali sono state le attività psicoeducative dedicate a spiegare ai bambini cos’è la demenza, come rapportarsi con gli anziani, come comprendere le emozioni suscitate nel rapporto tra anziani e minori.
I “Laboratori Intergenerazionali” hanno riscosso un grande successo: in totale sono stati più di 150 gli anziani interessati dalle attività e 97 i minori che hanno partecipato; inoltre, accanto ai bambini direttamente coinvolti nei laboratori, ci sono stati alcuni ragazzi delle scuole secondarie (I e II grado) che hanno partecipato come volontari in affiancamento all’équipe.
“Gli anziani erano visibilmente commossi e particolarmente coinvolti nelle attività: permettere loro di raccontare le esperienze e vissuti è stata un’occasione di rielaborazione emotiva della condizione di salute nonché di sentirsi utili nell’insegnare alle giovani generazioni o anche condividere con loro storie e racconti della loro giovinezza. Anche per i bambini è stato un percorso molto positivo: nelle settimane successive alcuni di loro, spontaneamente, hanno raccontato l’esperienza vissuta in temi o elaborati scolastici descrivendola come un’occasione di divertimento e apprendimento. Il rapporto che si è instaurato ha poi travalicato i confini della RSA e bambini e anziani hanno partecipato insieme ad alcuni eventi organizzati a Codogno con l’obiettivo di portare un messaggio di inclusione” conclude Stefano Boggi.
Ogni storia nasce dall’impegno concreto di un gruppo di persone che lavora per combattere lo stigma della demenza e per rendere la società più inclusiva. Scopri dove sono queste comunità.
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