Cicala: l’esperienza di Miriam

Luglio 5 2021

Nel piccolo borgo di Cicala i giovani commercianti sono amici della demenza

“Dalle vetrine del mio negozio osservo spesso persone che si siedono a leggere il giornale sulla panchina nella via principale e così, uno vicino all’altro, alternandosi quasi fosse un rito, si scambiano quattro chiacchiere sulle piccole abitudini di paese o sulle grandi questioni del mondo. Noi qui la chiamiamo la condivisione della panchina”.

Miriam descrive così questa sorta di rituale nato a Cicala, piccolo comune montano in provincia di Catanzaro diventato un borgo amico delle persone con demenza nel maggio del 2018. Appena 900 abitanti che vivono qui, ai piedi della Sila Piccola, che fin dall’inizio hanno accolto con quell’entusiasmo tipico mediterraneo la proposta di conoscere il mondo della demenza, scoprendo che è davvero possibile far sentire ogni cittadino accolto e incluso in quel piccolo mondo che è l’intero paese.

“Se uno ti parla di ‘demenza’, a logica puoi capire di cosa si tratta, ma invece approfondire con chi ne sa più di te apre le porte di un mondo immenso e complesso, in cui è possibile per tutti noi contribuire per regalare un sorriso a chi convive con una situazione quotidianamente dolorosa”.

A soli 26 anni Miriam è proprietaria di un’edicola, che è anche tabaccheria e cartoleria, ereditata dalla famiglia, che serve la cittadinanza ogni giorno con un giornale, un pacchetto di sigarette o un articolo da regalo per qualcuno di caro. Come lei, altri giovani del paese hanno di recente avviato un’attività: “C’è la fioraia, il pasticcere, il barista: siamo la nuova generazione di commercianti di Cicala. Forse anche per la nostra giovane età e la voglia di fare, abbiamo partecipato con entusiasmo agli incontri di formazione in cui vari esperti ci hanno spiegato cosa significa convivere con la demenza, sia per chi ne è colpito sia per i familiari che ci vivono accanto”.

Se uno ti parla di ‘demenza’, a logica puoi capire di cosa si tratta, ma invece approfondire con chi ne sa più di te apre le porte di un mondo immenso e complesso

E così il tempo, a Cicala, ha cominciato a essere scandito dalla “giornata di sole”, quando il gruppo di operatori guidati dalla coordinatrice Elena Sodano - anche responsabile del progetto “Comunità Amica” - accompagna le persone con lieve demenza o altre disabilità a passeggio per le vie del borgo, incontrando i concittadini che ora sanno come rivolgersi a loro. C’è chi non rinuncia al suo caffè quotidiano al bar, chi fa una capatina in pasticceria, chi si siede sulla panchina a commentare le auto che passano, e chi entra da Miriam. “L’appuntamento con Salvatore detto Turuzzo è il giovedì, cascasse il mondo, quando viene a prendere la Settimana Enigmistica: per lui è come un vangelo. E il suo compare Eugenio mi chiede invece una penna e un block-notes, per segnare le cose da non dimenticare”.

Miriam ha trovato la chiave giusta per scherzare con Salvatore ed Eugenio, e loro hanno lasciato un segno nella sua vita. “Con mio marito e un’amica psicologa faccio anche parte di un’associazione di paese dove ci occupiamo di escursionismo: stiamo progettando un percorso sensoriale per le persone con demenza, che magari possono rendere più luminose le giornate di intere famiglie. Credo proprio che la natura si sposi bene con il concetto di inclusione che abbiamo imparato nella nostra Comunità Amica cicalese!”.


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